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COVID-19 / Dawson: «Salute prima di tutto, ma io vado avanti e penso al futuro, tutti dovrebbero»

Il regista James D. Dawson non teme il Coronavirus e pensa al futuro.


«Mentre il panico paralizza, io avanzo.» ha affermato Vittorio Sgarbi, critico d'arte e parlamentare.


UFFICIO STAMPA DAWSON, 6 Marzo 2020


«In queste settimane, la mia mente è indotta volontariamente a unirmi all'amico Vittorio, e ha ragione con la sua dichiarazione. Appare evidente che la situazione socio-economica mondiale e, soprattutto, quella italiana va precipitando. Quindi, occorre allocare, ad un certo punto, un minimo di consapevolezza di sé e riflettere: dobbiamo sottostare a regole e disposizioni che impediscono le semplici attività? Certo, se non vogliamo essere dei barbari, come taluni hanno dato prova nei giorni scorsi. Ma, convenite con me, ritengo, che le circostanze sono assai devianti. Le norme più banali, come lavarsi spesso le mani e non toccarsi la bocca, credo, siano cosa di tutti i giorni, non necessariamente quando è in atto un virus contagioso.

Io penso al futuro e procedo, mantenendo quelle che indico, in misura molto modesta, disposizioni "irragionevoli". Ho letto stamani che in Italia, ma presto in tutto il mondo, l'industria cinematografica è calata economicamente del 60%. Se ci pensate, è incredibile. Nondimeno, se queste sono le norme che indice lo Stato, come da buon democratico, le accolgo. E invito voi tutti a destarvi da questo stallo sociale e a cominciare questo nuovo periodo di rinascita che, penso, porti un poco di ragione a tutti.»


James D. Dawson


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