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Il cinema come ponte tra generazioni: tutto questo allo Jacopo da Montagnana

  • Immagine del redattore: Staff
    Staff
  • 25 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Grande partecipazione al Cinema Teatro Bellini per la proiezione del cortometraggio “Radice quadrata di Meno Uno"


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Nella serata di ieri il Cinema Teatro Bellini ha ospitato la proiezione del nuovo cortometraggio “Radice quadrata di −1”, realizzato dagli studenti del corso di cinematografia dell’Istituto Jacopo da Montagnana. La sala era gremita e il pubblico ha seguito con partecipazione un lavoro che nasce da mesi di attività laboratoriale e di confronto tra generazioni.


Il progetto rappresenta la seconda edizione di un percorso didattico che, anche quest’anno, ha visto gli studenti impegnati nella creazione di un prodotto audiovisivo completo — dalla scrittura alla regia, dalle riprese al montaggio — favorendo un approccio pratico al linguaggio filmico e alla narrazione per immagini.


La serata si inserisce nel solco di un cammino formativo che, solo pochi mesi fa, aveva portato il gruppo a presentare un’opera precedente all’interno del contesto del Festival del Cinema di Venezia, segno della qualità educativa e del valore culturale del percorso intrapreso.


Il coordinamento del progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Istituto Jacopo da Montagnana, la dirigenza scolastica del Prof. Claudio Magalini, e il corpo docente, in particolare i professori Elisa Stevanato e Franco Ferrari, con il supporto del filmmaker James D. Dawson, che hanno guidato il gruppo nel processo creativo e produttivo.


“Radice quadrata di Meno Uno” conferma il cinema come strumento di dialogo tra generazioni, di crescita critica e di alfabetizzazione visiva dentro la scuola. Un risultato che restituisce centralità alla formazione artistica come componente essenziale dell’educazione contemporanea.

 
 
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